Siamo alle porte, fra qualche settimana prenderanno il via i lavori di allestimento del terminale che ospiterà il rigassificatore di Ravenna BW Singapore. Circa un miliardo di euro di investimenti da parte di SNAM per 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Il sito scelto è risaputo si trova a 8,5 km della costa di Punta Marina, con una piattaforma lunga 293 metri e larga 43. Fra le imprese che si occuperanno dei lavori di allestimento troviamo Saipem, Rosetti Marino e Micoperi mentre Sidra entrerà in gioco a novembre per occuparsi dell’approfondimento dei fondali fino a 15,50 metri.
Successivamente si passerà al collegamento con la rete nazionale, per un totale di 42 km di condutture. Inoltre è in programma l’allestimento di una diga a protezione del rigassificatore, piloti e ormeggiatori si stanno attrezzando per affrontare gli attracchi delle navi rifornitrici.
Pressanti sono le voci sulla possibilità di istituire un secondo rigassificatore a Ravenna. Lo SNAM ha come scadenza il 26 giugno, con una proroga di 3 mesi, per individuare la sede alternativa a Piombino per la Golar Tundra. La Toscana e il suo presidente Eugenio Giani dichiarano apertamente che non intendono accettare altri rigassificatori, Ravenna resta ancora fra le papabili.
Altro tema scottante è quello delle compensazioni, come comunicato anche da Porto Ravenna News, il ministro Fratin ha rassicurato il sindaco de Pascale: «Ciò che và a Piombino andrà anche a Ravenna». Da Piombino arriva la richiesta di 80 milioni di euro per sconti in bolletta, bonifiche e nuovi impianti di energia rinnovabile.