Aggiornamento sulla situazione dei fiumi a Ravenna

Recarsi al primo piano e prestare la massima attenzione. Laddove non si abbia un primo piano bisogna prepararsi anche per una eventuale evacuazione.

aggiornamenti sulla situazione dei fiumi a Ravenna: I livelli idrometrici stanno aumentando nel Cesenate e nel Forlivese e la situazione è fonte di preoccupazione.

Fiume Savio

La raccomandazione principale agli abitanti di Matellica e Castiglione di Ravenna  – case sparse comprese è recarsi al primo piano e prestare la massima attenzione. Laddove non si abbia un primo piano bisogna prepararsi anche per una eventuale evacuazione.

Per chi non si trovasse nella condizione di una pronta e veloce evacuazione, per chi non avesse la possibilità di andare al primo piano e volesse sentirsi in una condizione di maggiore sicurezza è attiva la scuola di San Pietro in Campiano, viale 2 giugno 1946 numero 2, che è allestita come primo centro di Protezione civile.

Fiume Montone

La raccomandazione principale agli abitanti di San Marco e Borgo Montone  – case sparse comprese è recarsi al primo piano e prestare la massima attenzione. Laddove non si abbia un primo piano bisogna prepararsi anche per una eventuale evacuazione.

Per chi non si trovasse nella condizione di una pronta e veloce evacuazione, per chi non avesse la possibilità di andare al primo piano e volesse sentirsi in una condizione di maggiore sicurezza è attiva la palestra di via Cassino 71 a Ravenna come primo centro di protezione civile.

Fiume Ronco

La raccomandazione principale agli abitanti di Borgo Sisa  – case sparse comprese è recarsi al primo piano e prestare la massima attenzione. Laddove non si abbia un primo piano bisogna prepararsi anche per una eventuale evacuazione.

Per chi non si trovasse nella condizione di una pronta e veloce evacuazione, per chi non avesse la possibilità di andare al primo piano e volesse sentirsi in una condizione di maggiore sicurezza è attiva la scuola di San Pietro in Campiano, viale 2 giugno 1946 numero 2, che è allestita come primo centro di Protezione civile.

Non siamo davanti a una evacuazione ma a una possibilità che viene fornita a chi non può recarsi al primo piano e vuole sentirsi maggiormente sicuro.

In tutti i paesi coinvolti e nei centri di protezione civile ci saranno un coordinatore, due assistenti sociali, un tecnico dell’edilizia pubblica e un componente della giunta comunale.

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