A tu per tu con i giovani talenti Under 12 dell’accademia Multidisciplinare di Ravenna. Si comincia da piccoli a sognare

i protagonisti dello spettacolo in scena al teatro Rasi il 15 marzo

C’è uno spettacolo che merita un’attenzione particolare. Si intitola “Freud non lo sapeva” e va in scena mercoledì 15 marzo alle 20 al teatro Rasi di Ravenna. Qual è la sua particolarità? I cinque attori in scena sono talenti in erba dai 9 ai 12 anni. Sono stati selezionati tra oltre 30 candidati e, attualmente, studiano all’Accademia Multidisciplinare del Circolo degli Attori e degli Scrittori. Si tratta di Mario Giorgi 12 anni, Viola Iwaszkiewicz 9 anni, Morgan Pesci 11 anni, Livia Savelli 9 anni e Annaluce Stella 11 anni.

In scena daranno vita a una specie di ‘stand-up poetry’: ciascuno di loro sarà protagonista di un monologo o di una performance su temi complessi come sacrificio, amore, vita, nevrosi, ovviamente esposti dal lor punto di vista. Di certo saranno in grado di lasciare a bocca aperta il pubblico, anche perché hanno scritto direttamente loro i testi, sotto la guida di Deda Fiorini, insegnante di Storytelling e Design della narrazione.

Come hanno vissuto questa incredibile esperienza i talenti Under 12? «Questa avventura mi ha molto cambiato, soprattutto nel modo di pensare e riflettere sulle cose e su come affrontarle», rivela Morgan. «Mi sono sentita come se il mio sogno diventasse realtà – afferma Viola –. Da quando abbiamo iniziato, ogni giorno mi sveglio di buon umore e mi capita di sorridere anche solo al pensiero». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mario: «Mi è piaciuto lavorare con insegnanti molto bravi ed esperti, creando con Deda uno spettacolo  fantastico. Ci aspettano ancora tre mesi di prove con altri docenti, soprattutto con Chiara con cui prepareremo un secondo spettacolo». Anche Livia confessa di aver vissuto l’esperienza tranquillamente, facendo ciò che le piace fare divertendosi.

Molti di loro, pur sentendosi ancora bambini come è normale che sia, cominciano a guardarsi anche come artisti, soprattutto quando sono a teatro dove danno libero sfogo alla loro creatività. Curiose sono le risposte se si chiede loro se si sentono anche bambini intellettuali, se conoscono il significato del termine. Morgan è conciso ma diretto: «Mi sento un bambino curioso e affascinato da ciò che non conosco». Viola non ha dubbi: «Sono una bambina intellettuale perché mi piace leggere e mi interesso a tanti argomenti diversi». Ancor più riflessivo Mario: «Mi sento un bambino che sta iniziando un percorso per diventare intellettuale». Innocente ma vera la risposta di Livia: «Non sapevo cosa volesse dire intellettuale e infatti l’ho chiesto alla mamma».

Di certo è che quella del teatro e della scrittura è una pratica che tutti consiglierebbero ai coetanei. Livia ritiene molto appassionante e divertente questo mondo introspettivo, mentre Mario mette in luce l’aspetto creativo, oltre alla possibilità di sfogarsi. Viola mette in guardia chi non conosce il teatro: «Recitare può sembrare facile ma non sempre lo è». Molto articolata la risposta di Morgan: «Teatro e scrittura sono due mondi diversi ma affini in cui è bene buttarsi senza pensarci troppo per scoprirne la bellezza. Il mondo della scrittura è più intimo mentre quello del teatro aiuta molto a esprimere le proprie emozioni davanti agli altri. Secondo me il teatro è più realtà che finzione. La scrittura invece mi ha aiutato di più a cambiare punto di vista su certi argomenti».

Il percorso di questi giovani talenti proseguirà. Da segnalare che, il prossimo anno, l’Accademia Multidisciplinare avrà come ‘ambassador’ Nicolai Lilin – scrittore russo, autore del romanzo “Educazione siberiana” da cui è stato tratto anche il film di Gabriele Salvatores – j che porterà gli allievi e esibirsi in uno spettacolo scrivendo con loro i testi.

Lo spettacolo è gratuito ma aperto a un numero ristretto di spettacoli. Per verificare la disponibilità dei posti dello spettacolo del 15 marzo, si può quindi scrivere preventivamente al 342-3019159.

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