A Solarolo ed Alfonsine torna il pericolo lupi: sbranate due pecore e un cane

La Coldiretti esprime la preoccupazione riguardo la situazione lupi nel ravennate

Due pecore sbranate e un cagnolino vivo per miracolo seppur reso storpio e menomato per sempre. Questo il bilancio degli ultimi due attacchi messi a segno dai lupi nelle nottate scorse tra Solarolo e Alfonsine. Nel primo caso il branco che ormai da mesi sta banchettando tra allevamenti e aziende agricole della Bassa Romagna ha preso di mira alcune pecore all’interno di un cortile di un’impresa agricola situata nella prima campagna adiacente al centro abitato del comune di Solarolo. Due gli animali morti con tanto di successivo appello social del sindaco che ha invitato “tutta la cittadinanza a prestare la massima attenzione, soprattutto nelle ore notturne”, ribadendo poi “quanto sia fondamentale segnalare tempestivamente eventuali altri attacchi alle autorità competenti”.

 

Poche ore dopo i selvatici sono tornati in azione, questa volta ad Alfonsine. A farne le spese il cagnolino di un agricoltore che è stato attaccato all’interno del proprio recinto, a pochi metri dall’abitazione del proprietario. Il cane, gravemente ferito a causa dei morsi dei predatori che sono riusciti letteralmente a strappargli una zampa, si è salvato solo grazie alle amorevoli cure dell’uomo che per evitarne la soppressione si è fatto carico delle ingenti spese veterinarie. “E’ evidente – sottolinea Coldiretti Ravenna – come il peso dei danni provocati dai selvatici sia sempre e solo sulle spalle degli agricoltori, in questo caso, peraltro, nessuno risarcirà mai le spese sostenute dal padrone dell’animale da compagnia”.

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