A Ravenna una foto per manifestare e ricordare Navalny: «Non è morto, è stato ucciso da Putin»

Fitto mistero intorno alla morte dell'oppositore russo. Dopo la sparizione del cadavere Putin è stato accusato, dall'opinione pubblica, di omicidio e di occultamento di prove.

Non solo Assange è stato ricordato ieri sera in Piazza del Popolo a Ravenna, un anonimo ha infatti posizionato una foto di Alexei Anatolievich Navalny, storico oppositore di Putin, morto lo scorso 16 febbraio.

La foto di Navalny posizionata su un muro della piazza era accompagnata da una gerbera rossa e tre candele, presenta la scritta “Non è morto, è stato ucciso da Putin”. Tanti sono infatti i dibattiti che si sono aperti dopo la morte dello storico oppositore del Presidente Russo.

Il mistero della morte di Navalny

Il servizio carcerario russo ha comunicato che Navalny è morto, affermando che “si è sentito male dopo una passeggiata e ha perso quasi immediatamente conoscenza” ma il mistero è fitto intorno a questa morte, infatti il corpo di Alexei è scomparso. La madre e il suo avvocato si sono diretti nella giornata di ieri verso il distretto artico di Yamalo-Nenets, dove sorge la colonia penale IK-3 in cui era rinchiuso il figlio, ma il viaggio non ha dato risultati se non la conferma della morte. Il viaggio per vedere il corpo del figlio si è trasformato in un’odissea, con il susseguirsi di notizie contraddittorie.

I due hanno dovuto aspettare due ore prima che un funzionario comunicasse loro il corpo era stato portato in un obitorio a Salekhard, a disposizione del Comitato investigativo, che sta conducendo l’inchiesta. Tornati a Salekhard, i due hanno trovato la morgue chiusa, e alla richiesta di notizie ad un numero telefonico affisso alla porta qualcuno ha risposto che la salma non si trovava là.

Una situazione che alimenta i già forti dubbi che ruotavano intorno all’improvvisa morte, Putin è stata accusato dall’opinione pubblica, come dalla foto di Piazza del Popolo, di omicidio e di occultamento di prove con la sparizione del cadavere.

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