A Lugo il 2 agosto coro gospel The Colours of Freedom per chiudere la rassegna estiva “Musica al Pavaglione”

Il coro gospel si esibirà nell'ambito della rassegna "Musica al Pavaglione"

La rassegna musicale estiva “Musica al Pavaglione”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, giunge al suo atto conclusivo martedì 2 agosto. Alle 21:30 si esibiranno i “The Colours of Freedom”, il coro gospel diretto da Cecilia Ottaviani, con un concerto dal titolo “Rejoice”.

La rassegna lughese, giunta all’ottava edizione consecutiva, ha avuto come scenari il Pavaglione, il Chiostro del Monte e l’Antica Farmacia dell’Ospedale Vecchio. Il 2022 è stato l’anno con più eventi in assoluto ma anche con la più variegata tipologia di proposte e ambientazioni: musica, ballo, teatro, arte e letteratura hanno intrattenuto il pubblico a partire dal 6 giugno.

«La Rassegna – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Berti – è stata anche quest’anno espressione di iniziative artistiche maturate prevalentemente nel nostro territorio, ma non per questo espressioni meno importanti dal punto di vista culturale; grazie all’eterogeneità del programma e ad una pluralità di proposte, la manifestazione ha saputo catturare l’attenzione e la sensibilità di un pubblico molto vario. L’arricchimento del programma è avvenuto anche mediante l’estensione del coinvolgimento di Enti ed aziende private che hanno collaborato con noi nella realizzazione di alcuni eventi: mi riferisco a Credit Agricole Italia, alla Liverani Srl, a Storia e Memora della Bassa Romagna e alla L.I.L.T. (Lega Italiana lotta ai tumori). Si tratta di una formula che in futuro sarà opportuno allargare ulteriormente al fine di coinvolgere realtà locali nella promozione culturale della nostra comunità».

L’ultima serata del 2 agosto accoglierà il coro gospel “The Colours of Freedom” che presenterà tutto il suo repertorio contenente non solo canti gospel e spiritual ma anche brani moderni rivisitati in chiave corale.

Il gruppo è nato nel 2002 nella parrocchia di Villa Prati di Bagnacavallo per iniziativa di alcuni amici appassionati di musica. Ad oggi fanno parte nel gruppo circa 30 elementi di diverse età, provenienti tutti dalla Bassa Romagna. La scelta del nome “The Colours of Freedom” (I colori della Libertà) si ispira allo spirito degli schiavi d’America che, durante il lavoro nelle piantagioni di cotone, cantavano per alleviare le fatiche, pregare e comunicare tra loro, sognando insieme la libertà.

A dirigere il gruppo sarà Cecilia Ottaviani, docente di canto e cantante presso la band jazz “Miss Cecily & Her Hot Strings”. L’artista ha cominciato a studiare canto da giovanissima, dapprima con il canto moderno e poi con il canto lirico per dieci anni. Terminato il percorso classico, la cantante ha deciso di ritornare alla sua prima passione e per questo si è specializzata in canto e didattica Jazz presso l’Accademia di Alta Formazione Musicale di Verona.

 

«Il merito maggiore del successo dell’iniziativa – prosegue il Presidente Berti – va a tutti gli Artisti, che, con passione, dedizione e professionalità, hanno contribuito alla realizzazione delle serate, dimostrando, come sempre, una spiccata sensibilità nel partecipare in maniera gratuita alla nostra iniziativa ed offrendo l’incasso delle serate, ad offerta libera, per scopi benefici. Un ruolo determinante è stato svolto anche da collaboratori, in primo luogo dal Direttore Artistico della Rassegna Paolo Parmiani, da Guido Neri per il comparto della musica lirica e da Giuseppe Falconi dell’agenzia Wap, che ha curato la comunicazione; hanno pure fatto parte dello staff organizzativo i tecnici del service, gli addetti alla sicurezza, i fotografi ed il personale della Fondazione che ha certamente sostenuto un impegno considerevole per tutti i mesi di giugno e luglio».

 

«A tutti, Artisti e collaboratori – conclude il Presidente Berti – va un sentito ringraziamento anche per il maggior disagio dovuto alla necessità di riprogrammare alcuni eventi a causa del mal tempo. Un ringraziamento speciale, infine, al pubblico che è intervenuto numeroso e che per noi ha rappresentato l’ulteriore conferma della validità del metodo adottato e della qualità della proposta artistica».

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