Un anno con Sabe per l’Arte. Il saluto natalizio con la sassofonista Caroline Leigh Halleck

Fino a domenica 15 dicembre, è in corso la mostra “Fotografie e femminismi. Storie e immagini dalla Collezione Donata Pizzi”.

Con il concerto della sassofonista americana Caroline Leigh Halleck ieri sera si è chiusa simbolicamente la stagione della Fondazione Sabe per l’Arte di Ravenna dove, fino a domenica 15 dicembre, è in corso la mostra “Fotografie e femminismi. Storie e immagini dalla Collezione Donata Pizzi”. Ed è stata anche l’occasione, insieme a tutti gli appassionati d’arte intervenuti, per brindare e scambiarsi gli auguri in vista delle imminenti festività natalizie. Oltre che per conoscere, in anteprima, alcune novità sulla stagione 2025. 

Un anno di arte

Tre le mostre che si sono susseguite nel corso del 2024, tutte volte a indagare sulla fotografia in rapporto alla scultura e allo spazio. L’anno si è aperto con “In suspensus” che, per la prima volta, ha messo insieme le opere di tre artisti, di due generazioni diverse, che si esprimono con differenti linguaggi: Elena Modorati (1969), Carlo Benvenuto (1966) ed Enrico Cattaneo (1933-2019). Focus di questa prima mostra più formalista, a cura di Angela Madesani, è stata in particolare la relazione tra foto e natura morta. In primavera, c’è poi stata “Italia Revisite #1.

Campionario per immagini”, mostra personale del fotografo Massimo Baldini, a cura di Claudio Marra, in cui si è preso in considerazione il rapporto tra foto e scultura da un punto di vista sociologico. In autunno, si è infine inaugurato la mostra più concettuale “Fotografie e femminismi”, a cura di Federica Muzzarelli, sui temi sociali e delle pratiche sociali anche identitarie. Per ogni mostra poi, sono stati organizzati nel corso dell’anno diversi eventi collaterali.

Le collaborazioni

Confermando e intensificando il rapporto con le altre realtà culturali del territorio, la Fondazione Sabe per l’Arte ha anche ospitato momenti musicali e spettacoli di danza, tra cui il concerto di musica classica dei migliori allievi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” a inizio aprile, la performance “Daughters” dell’artista Teodora Grano, nell’ambito del festival di danza urbana e d’autore “Ammutinamenti” di Cantieri Danza in settembre.

Giovedì 12 dicembre, un altro appuntamento d’eccezione con la musicista Caroline Halleck, “Liminal”: un’esibizione per sassofono ed elettronica che celebra la versatilità dello strumento musicale, esplorando il mutevole rapporto tra natura, umano e tecnologia. Nel programma, sono stati inseriti brani dei compositori Jacob TV, Christopher Cerrone e Wayne Seigel. La pluripremiata artista, nuova sassofonista tenore del Gershwin Quartet, si è già esibita in città al Ravenna Festival, oltre che nei più importanti festival in giro per il mondo.

Le novità del 2025

Quali novità per il 2025? Si ritornerà alla scultura astratta in generale, secondo varie declinazioni, com’è nello spirito della Fondazione Sabe, aperta nel 2021 da Norberto Bezzi e Mirella Saluzzo, con l’obiettivo di diffondere l’arte contemporanea con un occhio di riguardo per la scultura. «La galleria riaprirà il 18 gennaio con una mostra di Alex Corno, classe 1960, a cura di Pierluca Nardoni – racconta il direttore artistico Pasquale Fameli –. Poi, in primavera, ne ospiteremo una seconda su Andrea Raccagni, storico scultore imolese, esponente dell’Informale degli anni Cinquanta, a cura di Claudio Spadoni».

Per chi ancora non l’avesse visitata, la mostra “Fotografie e femminismi” è aperta venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 dicembre dalle 16 alle 19. Ingresso libero.

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