Apre Palazzo Guiccioli dedicato a Byron e al Risorgimento: “Il museo più moderno ed inclusivo d’Italia”

Dopo il taglio del nastro, oggi, 30 novembre il museo si apre alla dopo un’attesa lunga la bellezza rivede la luce! 

Oggi Ravenna celebra un evento straordinario: l’apertura di Palazzo Guiccioli, Museo Byron e del Risorgimento, definito “il museo più moderno e inclusivo d’Italia”. L’inaugurazione segna un importante omaggio a Lord Byron, a 200 anni dalla sua morte, e al patrimonio culturale risorgimentale italiano.

Dopo il prestigioso taglio del nastro di ieri, alla presenza di autorità e figure di spicco, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha dato il via a due giornate di apertura gratuita per i visitatori, invitandoli a scoprire una nuova eccellenza museale.

L’augurio da Londra dei parenti di Lord Byron. 

A celebrare il momento solenne il discorso di apertura del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri. Il presidente accompagnato sul palco dal presidente  del Gruppo Cassa di Ravenna Antonio Patuelli e dal neo eletto presidente Regionale Michele De Pascale . Alfieri ,ha condiviso con il pubblico presente la lettera proveniente da Londra di Robin 13° Lord Byron diretto discendente della dinastia. Un plauso a Ravenna e al museo come luogo che celebra l’amore tra lo scrittore e Teresa Gamba ma soprattutto la cultura di un tempo e la forza del Risorgimento. 

La connessione con Dante e la connessione con la cultura anglosassone 

Il museo celebra connessioni culturali storiche e geografiche. Il forte parallelismo tra i due personaggi è indiscusso, lo comunica con forza il Presidente Antonio Patuelli che attribuisce proprio a Dante il merito della presenza di  Byron a Ravenna. All’iniziato dal 1819   Byron compose a Ravenna 4 canti pubblicati poi nel 1821 che rappresentano un Dante romanzato che predice il futuro dell’Italia, un futuro che vede l’Italia divisa ma bisognosa di indipendenza.

Quest’opera gli venne sollecitata da Teresa Gamba per la quale non nutriva solo un amore appassionato ma una stima e confronto culturale. Byron che sentiva il peso del suo esilio, un esilio simile a quello Dantesco. Byron vedeva nella faziosità e nelle divisioni interne il contrasto all’unita d’Italia. Byron è l’anello di connessione tra la cultura italiana e cultura anglosassone. Ravenna celebra oggi questa connessione.

Una connessione che diventerà sempre più ponte tra Ravenna e il mondo inglese

La Byron Society, che ha partecipato al comitato scientifico della realizzazione museale, con sede a Palazzo Guiccioli farà da ponte tra Ravenna e il mondo inglese ma anche rete con le tante realtà collegate a Byron nel mondo . Un’opportunità  non solo culturale, ma anche fortemente turistica. Il valore portante è che tutto quello che ha rappresentato Byron e il Risorgimento sono cose che ancora ci riguardano , analizzarle è un’occasione per contaminare positivamente il futuro.

“Italia! Oh Italia! Tu che hai il dono fatale della bellezza.” Lord Byron 

Byron è tornato veramente a Ravenna! Palazzo Guiccioli è un museo di nuova concezione immersivo. Porta il visitatore e far capire quello che hanno vissuto le donne di quella parte di storia. Il visitatore al centro di un percorso che non è banale raccolta di reperti ma è interazione con la forza dei personaggi che l’hanno creata. 

«Siamo in prodotto storico dobbiamo cercare di far capire alle giovani e future generazioni il valore del Risorgimento.» Antonio Patuelli 

Byron a Ravenna si vota alla causa dei patrioti Italiani, quegli ideali che animarono il poeta sono oggi raccontati nelle stanze del palazzo ed ogni visitatore ha l’opportunità di farne esperienza. 

Un percorso che parte dall’età napoleonica e prosegue fino all’unità d’Italia. Non solo Byron e Teresa Gamba ma anche Anita Garibaldi legata alla fattoria Guiccioli 1849 eroina del riscatto nazionale, Gioacchino Rasponi, Luigi Carlo Farini che abito quelle stanze quando era medico condotto.

Capire il valore della passione della nostra identità nazionale che nasce proprio in quell’epoca e per mezzo anche di personaggi centrali che Ravenna ha potuto ospitare e ai quali ha offerto opportunità autentiche. Il punto di forza di questo museo non è solo la preziosità delle opere ed oggetti esposti ma la grande capacità di raffigurare un vissuto unico.

“Chi ha anima e sensibilità non può non sentire e percepire quello che anime meravigliose hanno lasciato in quelle stanze. Il rapporto uomo e ambiente l’amore verso donne e uomini il senso fortissimo della bellezza e lo sguardo fisso su gli errori dell’umanità.” Con queste parole appassionate ha descritto lo scenario espositivo delle stanze Ada Foschini del Laboratorio del Restauro di Ravenna. Un restauro sofferto e lungo che ha portato alla luce le diverse generazioni che hanno vissuto il palazzo. Interessanti scoperte eritrovamenti dietro a pareti nascoste dove mergono affreschi unici di estrema sensualità censurati da ideologie del tempo.  Insomma un mondo da scoprire.

Il museo delle Bambole e la convivialità

Un’altra chicca del museo è l’area dedicata alla collezione Gardini Pasini, composta da oltre 2000 bambole, che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale.

Non mancano spazi dedicati alla convivialità: i giardini del palazzo, una pregiata cantina, e l’incantevole Taverna Byron completano l’esperienza, unendo cultura, storia e piaceri gastronomici.

Oltre ai musei

Palazzo Guiccioli non è solo una poliedricità di musei , ma un viaggio nel tempo e nello spirito. Attraverso un approccio innovativo e coinvolgente, invita i visitatori a riflettere sull’identità culturale e sull’importanza del Risorgimento, rendendo viva una pagina fondamentale della nostra storia.

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