Arrestato il presunto ideatore del sequestro del manager Stefano Guidotti in Russia

Si tratta di un cittadino uzbeko di 44 anni che vive a Faenza dall'inizio della guerra in Ucraina.

È stato arrestato il presunto ideatore del sequestro del manager italiano Stefano Guidotti, rapido a Mosca lo scorso 28 giugno e poi liberato a seguito di un blitz delle forze speciali russe. Come reso noto nel corso di una conferenza stampa, le indagine – condotte in collaborazione con la federazione russa – hanno portato all’arresto di un cittadino uzbeko di 44 anni che vive a Faenza dall’inizio della guerra in Ucraina e che, in passato, aveva lavorato anche per l’azienda di Guidotti.

L’arresto da parte dei carabinieri del Ros insieme allo Sco della polizia è avvenuto nella giornata di venerdì 15 novembre, con l’accusa di concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione. Lo scorso giugno la polizia russa aveva arrestato i rapitori, quattro uomini tra i 21 e i 36 anni, tre russi e un cittadino uzbeko, secondo quanto riferito dalla televisione Ren.

Il sequestro del manager Stefano Guidotti

Guidotti venne ammanettato e incappucciato sul viale Sadovaya-Triumfalnaya di Mosca e poi spinto in una Bmw, per essere trasportato fino alla regione di Bryansk, che confina con l’Ucraina, circa 400 chilometri a Sud-Ovest della capitale. Qui è stato trattenuto per circa 24 ore in una casa nel distretto di Novostroika, prima di essere liberato dall’intervento degli agenti. La polizia russa diffuse anche un video della liberazione del manager italiano, capo dell’ufficio di rappresentanza in Russia del gruppo Siad.

“Secondo l’ipotesi accusatoria l’uomo è colui che ha organizzato e architettato l’intera operazione, tanto che ha gestito in prima persona l’inizio della trattativa per la definizione del riscatto per il rilascio di Guidotti. Si tratta di una vicenda con profili di complessità e rarità notevoli”, ha spiegato il procuratore capo facente funzioni di Bologna, Francesco Caleca, come riportato dall’Ansa. 

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