I romagnoli contro le alluvioni. Nascono i primi comitati e gruppi di monitoraggio fiumi

Dopo una serie di catastrofi i cittadini hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di affrontare personalmente il problema.

La Romagna continua a non avere pace e dopo le due alluvioni del maggio dello scorso anno e del 19 settembre con la rottura degli argini a Traversara arriva una seconda ondata di maltempo e di paura fra il 3 e 4 ottobre che non lascia nuovamente scampo.

Per questo motivo i cittadini hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di affrontare personalmente il problema.

A Traversara, il geometra Sardelli a dato il via alla nascita di un comitato alla ricerca di risposte a queste catastrofi che si ripetono anche a breve distanza. Il comitato è composto da circa 50 persone e oggi, 6 ottobre è in programma la prima riunione.

Nel mentre alcuni gruppi di cittadini hanno deciso di scendere in campo e monitorare i fiumi ravennati personalmente. I primi gruppi di sorveglianza si stanno formando per il Senio e il Santerno. A coordinarli sarà Claudio Miccoli, geologo, ex dirigente della Provincia e della Regione Emilia-Romagna.
Ad ogni volontario verrà assegnato un tratto di argine da mantenere controllato. Le segnalazioni verranno raccolte e vagliate dallo stesso Miccoli e poi inviate agli organi preposti.

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