Tessere del 900 depone una rosa a Marina di Ravenna per commemorare Norma Cossetto

L'appuntamento è per il 4 ottobre nella panchina a lei dedicata all'angolo tra via Ciro Menotti e viale Zara per l'81esimo anniversario

In occasione dell’81° anniversario del martirio di Norma Cossetto, giovane Istriana torturata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi nella notte fra il 4 e 5 ottobre 1943 per la sola colpa di essere italiana, l’Associazione Culturale Tessere del 900 ne organizza un ricordo con la deposizione di una rosa simbolica sulla panchina dedicata a Norma che si trova a Marina di Ravenna in Viale Ciro Menotti angolo Viale Zara, «abbandonata all’incuria e ai  vandalismi, nel silenzio generale delle istituzioni e delle associazioni ravennati», commenta l’associazione.

L’iniziativa di Tessere del 900 e non solo

La manifestazione, indetta dal comitato 10 Febbraio, si svolgerà anche quest’anno in più di 300 sedi in Italia e all’estero, ovunque si voglia tenere vivo il ricordo della tragedia delle foibe che ha colpito più di 10.000 nostri connazionali e di cui Norma Cossetto è un simbolo.

La vicenda di Norma Cossetto, una studentessa di 23 anni sequestrata, seviziata, violentata e gettata probabilmente ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito, è emblematica dei drammi e delle sofferenze delle popolazioni italiane dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia negli anni che vanno dal 1943 al 1945 e, in particolare, delle figlie di quelle terre, colpevoli soltanto di essere mogli, madri, sorelle o figlie di persone ritenute condannabili dal regime comunista solamente perché avrebbero potuto costituire l’ossatura di un’opposizione al suo progetto espansionista e totalitario.

A Norma Cossetto il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel 2005 ha conferito la Medaglia d’Oro al merito civile con questa motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

Si invitano i partecipanti a portare una rosa rossa da deporre sulla panchina dedicata a Norma e a tutte le donne vittime di violenza 

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