Regionali: 10 proposte di Confesercenti a de Pascale per lo sviluppo economico

Rafforzare ulteriormente la già avviata concertazione tra pubblico e privato, il valore delle prossimità, le concessioni demaniali, la pressione fiscale, l’abusivismo, sono alcune delle questioni principali affrontate

La presidenza e i rappresentanti delle province dell’Emilia Romagna di Confesercenti, nella propria sede di Bologna, hanno incontrato oggi pomeriggio, in vista delle prossime elezioni regionali, il candidato del Partito Democratico Michele De Pascale. Presente anche l’assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali, Vincenzo Colla.

A De Pascale è stato presentato un decalogo nel quale vengono sintetizzate le proposte principali di cui la nuova Assemblea degli eletti dovrà tenere conto per sostenere e rilanciare le piccole e medie imprese del territorio.

Rafforzare ulteriormente la già avviata concertazione tra pubblico e privato, il valore delle prossimità, le concessioni demaniali, la pressione fiscale, l’abusivismo, sono alcune delle questioni principali per affrontare le difficoltà della rete commerciale di molti centri urbani – con un conseguente problema di sicurezza – e garantire, di conseguenza, lo sviluppo economico dell’intera regione.

Le proposte di Confesercenti

Questi i temi più rilevanti che Confesercenti chiede di affrontare alla nuova Assemblea, sintetizzati in un decalogo:

Dare compimento alla recente legge regionale (12 del 2023) sull’economia urbana, garantendo adeguati finanziamenti annuali continuativi per il sostegno all’attività degli hub, ai progetti di valorizzazione commerciale previsti dall’articolo 6 e all’attività dei Confidi. Risorse che devono essere destinate al settore e alle imprese dello stesso. Sulla legge devono, altresì convergere ulteriori risorse per garantire finanziamenti alle attività degli altri settori che a pieno titolo rientrano nella logica dell’economia urbana contribuendo a definirla;

Riconoscimento del valore essenziale che ricopre la micro e piccola impresa, vera anima del sistema economico regionale, attraverso politiche pubbliche di incentivi per la riqualificazione, l’alleggerimento degli oneri burocratici e dei tributi fiscali locali, favorendo il ricambio generazionale e il rafforzamento delle realtà imprenditoriali;

Misure a supporto dello sviluppo dell’innovazione e della transizione ecologica che tengano conto delle peculiarità imprenditoriali della piccola e media impresa e delle caratteristiche dei settori del commercio e del turismo; è indispensabile favorire la partecipazione delle imprese alle Comunità Energetiche, lo sviluppo di microimpianti per la produzione di energie rinnovabili e promuovere progetti di riutilizzo dei beni e prodotti, in particolare nell’ambito delle settore moda;

Una politica della formazione professionale sempre più orientata al mondo del lavoro; al sostegno della formazione continua e permanente nelle imprese; a interventi specifici per la stagionalità nel turismo;

Agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese del commercio e del turismo, con procedure semplificate, anche valorizzando la pluralità dei consorzi fidi operanti sul territorio; predisporre incentivi e bandi finalizzati alle esigenze specifiche delle piccole e medie imprese; riservare bandi specifici per il commercio e i pubblici esercizi sulle risorse europee;

Rimodulare le tasse locali, in particolare la TARI sull’effettiva produzione di rifiuti e sul principio che ad identiche attività devono corrispondere identici trattamenti e tariffe;

Investimenti in infrastrutture sostenibili e a sostegno della mobilità: completamento del Passante di Bologna in tempi rapidi; collegamenti ferroviari veloci fra la stessa stazione di Bologna con le altre località turistiche della nostra regione e fra le diverse località, in particolare quelle della costa romagnola; compimento della Cispadana; reinserimento fra le priorità del tracciato autostradale fra Ravenna e Venezia; rafforzamento del sistema aeroportuale regionale;

Lotta ai fenomeni di abusivismo e concorrenza agevolata, ripristinando una situazione di mercato più equa, dove tutti i protagonisti possano competere ad armi pari e si creino le condizioni per recuperare quote di evasione e maggiori garanzie per i consumatori;

In un quadro generale di misure fiscali sempre più oppressive, aumento dei costi di gestione e stagnazione dei consumi, la rete commerciale di vicinato è a rischio di sopravvivenza. Occorre un tavolo di confronto permanente per l’individuazione delle azioni più adeguate per il rilancio del settore e sostenere l’eventuale candidatura delle città dell’Emilia-Romagna a “Capitali Europee del commercio di prossimità”;

Continuare ad investire nella promozione del prodotto turistico sui mercati internazionali e nazionale, tarando gli interventi verso quegli eventi in grado di garantire opportunità reali di commercializzazione dei nostri prodotti turistici e sostenendo le iniziative che garantiscono la commercializzazione del prodotto turistico regionale sui diversi mercati.

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