18 Set 2024 10:13 - Auguri
Russi festeggia i suoi novantenni con il progetto “Vivere il tempo”
Tre feste di compleanno. Sabato 21 settembre al Centro civico di Godo, sabato 5 ottobre al Centro Porta Nova di Russi e domenica 6 ottobre al Museo della vita contadina di San Pancrazio
di Redazione
A Russi il progetto «Vivere il Tempo» prende il via con 3 feste di compleanno, dedicate a tutti i cittadini che nel 2024 compiono 90 anni (una cinquantina). Sabato 21 settembre al Centro civico di Godo, sabato 5 ottobre al Centro Porta Nova di Russi e domenica 6 ottobre al Museo della vita contadina di San Pancrazio i festeggiati, insieme a familiari e coetanei che forse non incrociavano da tempo, si riuniranno dalle ore 17.30 in poi per spegnere le candeline di una torta che rappresenta un traguardo speciale. L’animazione delle feste sarà a cura dei volontari delle associazioni di Russi.
Il progetto per festeggiare i novantenni
Le feste di compleanno segnano solo il punto di partenza di una serie di appuntamenti aperti a tutti gli anziani del Comune, che organizzerà un calendario di colazioni presso la Biblioteca con argomenti e stimoli sempre diversi, per coinvolgere anche le generazioni più giovani, in un’ottica di valorizzazione del sapere e delle esperienze degli anziani.
«Questo inizio simbolico – spiegano le Assessore Eleonora Mazzoni e Grazia Bagnoli – racchiude in sé gli obiettivi che il progetto intende perseguire: creare momenti di incontro e condivisione, dove si scambino ricordi a volte malinconici a volte esilaranti, dove non ci si senta soli, ma affiancati da familiari e vecchi e nuovi amici, dove poter dare valore a una fase della vita in cui le note tenui che la colorano possano ravvivarsi e fare luce. L’iniziativa è pensata quale strumento tramite cui, mediante momenti di incontro, creare un efficace contrasto alla solitudine e solide relazioni di comunità. Proprio come si faceva da piccoli, prima di soffiare sulle candeline, si chiudono gli occhi, si pensa alla propria vita e si esprime un desiderio. In quel gesto – concludono – c’è la spinta a immaginare che qualcosa di speciale possa ancora accadere».
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