San Pietro in Vincoli. «Cartello rimosso e rimontato al contrario»

Gianfranco Spadoni (LpR): «superficialità e il disinteresse dei servizi pubblici anche per i piccoli interventi che non richiedono un grosso onere ma semplicemente impegno e buona volontà».

Gianfranco Spadoni di Lista per Ravenna pone l’attenzione sui problemi di San Pietro in Vincoli. «Qualche settimana fa è stato rimosso un cartello di divieto di sosta nei pressi di una banca nella frazione di San Pietro in Vincoli in viale Farini, che poi  successivamente è staso rimontato ma in modo superficiale al punto di collocarlo al rovescio rispetto alle indicazioni prescritte nel cartello stesso. Immediatamente qualche burlone ha pensato ad azioni goliardiche come quelle del film “Amici miei”, ma poi ci si è resi subito conto che, purtroppo, si è trattato di un metodo di lavoro  sommario da parte degli incaricati per conto del Comune di Ravenna». 

«Superficialità e disinteresse»

«Accertata questa situazione per molti aspetti curiosa, non sono certamente  mancate le ripetute segnalazioni di  cittadini con lo strumento Comuni-Chiamo oltre a solleciti attraverso il Consiglio territoriale di quella località. Segnalazioni che non solo non hanno trovato accoglimento, ma, anzi, dimostrano a tutto tondo la superficialità e il disinteresse dei servizi pubblici anche per i piccoli interventi che non richiedono un grosso onere ma semplicemente impegno e buona volontà».

«Allo stesso modo si evidenzia una seconda questione riferita alla segnaletica stradale divelta una ventina di giorni fa che intralcia il marciapiedi dello stesso viale Farini a pochi metri dalla farmacia. Si tratta, come si evince,  di piccoli interventi che tuttavia denotano la poca attenzione della pubblica amministrazione nei confronti di problematiche evidenziate dai cittadini e caldeggiate anche dall’organo che democraticamente  li rappresenta, a cominciare, come nel caso di specie,   dal Consiglio territoriale».

«Queste ingiustificate lungaggini appaiono fuori luogo, quando, appunto, servirebbe solo un po’ di buona volontà per sistemare adeguatamente tali piccoli lavori. Stupisce, infatti che in questo periodo di campagna elettorale si sbandieri un po’ ovunque l’obiettivo  di portare il “sistema Ravenna” in Regione, quando nella stessa città bizantina non si risolvono nemmeno le questioni più elementari».

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