22 Mar 2022 16:26 - Cronaca
Porte aperte alle “Case degli Illustri”
Un'iniziativa promossa dalla Regione apre le porte delle abitazioni di uomini illustri che hanno vissuto sul territorio emiliano-romagnolo
di Redazione
Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Arturo Toscanini, Giovanni Pascoli, Luciano Pavarotti, Francesco Baracca, Pellegrino Artusi e tanti altri “illustri”: in quelle case ci sono nati e cresciuti. Le pareti, i mobili, i quadri, parlano di loro e ne tengono vivo il ricordo. Sono 17 in Emilia-Romagna le “Case degli illustri” che il 2 e il 3 aprile prossimi apriranno le loro porte per visite guidate, aderendo al progetto dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, la due giorni che permetterà di visitare i luoghi che custodiscono la memoria e il lascito di personaggi illustri. È per celebrare questi luoghi carichi di suggestione che l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale che riunisce 90 case museo in 13 regioni italiane, ha deciso di promuovere in tutta Italia le Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri.
«Si tratta di una grande opportunità per scoprire il valore di un patrimonio senza tempo, dalle grandi città ai magnifici borghi del nostro territorio, promuovendolo e, allo stesso tempo, preservandolo; custodi della ricchezza culturale che ci appartiene intimamente e si collega con un filo conduttore invisibile al nostro presente, raccontando di noi e della nostra storia», spiega la Presidente Petitti, che ricorda come si stia parlando di «un patrimonio diffuso che attraverso la comunicazione, l’accessibilità, la conservazione e il restauro, vogliamo continuare a valorizzare e tutelare, facendo della rete e della progettualità i mezzi per alimentare l’interesse delle persone a scoprirne la bellezza, la voglia di condividere un percorso che arricchisca il bagaglio culturale di ciascuno».
Dal canto suo l’assessore Felicori sottolinea come «Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna preservino i segni del vivere e del lavorare di chi ha operato al loro interno, arricchendo la nostra possibilità di capirli a distanza di tempo e offrendoci legami con i paesaggi culturali in cui sono immersi: che si trovino nelle grandi città o nei piccoli paesi, questi luoghi ci regalano l’opportunità di un decentramento culturale che collega e valorizza, in un marchio di qualità comune, tutte le aree della nostra regione».
Nella provincia di Ravenna aderiscono all’iniziativa il Museo Francesco Baracca e Casa Rossini a Lugo, Casa Museo Raffaele Bendandi a Faenza.Per prenotare le visite c’è tempo fino al 31 marzo: basta collegarsi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco delle case museo partecipanti con telefono, mail e contatti.