02 Feb 2024 19:50 - Cronaca
La soddisfazione di de Pascale e Mingozzi (PRI) per l’acquisto del Palazzo dell’Orologio
De Pascale: «un edificio simbolo, sempre protagonista delle immagini della nostra meravigliosa piazza del Popolo, che verrà valorizzato e restituito alla comunità come spazio culturale e universitario»
di Redazione
L’acquisto del Palazzo dell’Orologio di Piazza del Popolo non è passato in osservato. In molti hanno rivolto complimenti e felicitazioni per il passo compiuto dalla Cassa di Risparmio:
«Apprendo con piacere dell’acquisto del Palazzo dell’Orologio da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Si tratta di una bellissima notizia per la nostra città – dichiara il sindaco Michele de Pascale – un edificio simbolo, sempre protagonista delle immagini della nostra meravigliosa piazza del Popolo, che verrà valorizzato e restituito alla comunità come spazio culturale e universitario e dunque a servizio della crescita delle giovani generazioni. Un plauso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sempre punto di riferimento solido nel realizzare progetti virtuosi e di valore per Ravenna».
Giannantonio Mingozzi ha puntualizzato l’importanza di questo acquisto per il futuro dell’Università e della città di Ravenna:
«La decisione della Fondazione Cassa di Risparmio di acquisire lo storico Palazzo dell’Orologio di piazza del Popolo è una scelta di straordinaria importanza per la storia ed il futuro della città e per le finalità che si propone – afferma il repubblicano Giannantonio Mingozzi – un impegno che si aggiunge al restauro di Palazzo Guiccioli di via Cavour (di imminente apertura come Museo Byron e del Risorgimento), all’ampliamento degli Ex-asili di via Tombesi dall’Ova operativi come sede di Ingegneria e Architettura, mi permetto di ricordare anche il notevole contributo al recente insediamento della Facoltà di Medicina a Ravenna ed il trentennale sostegno alla Fondazione universitaria Flaminia, al pari di Comune e Ateneo».
«Ho citato in particolare i più recenti interventi che riguardano la presenza dell’Università e l’aumento di iscritti ai corsi ravennati perchè il coraggio della Fondazione Cassa di investire sulla qualità dell’istruzione superiore – continua Mingozzi -e della preparazione manageriale di chi sceglie Ravenna come sede dei propri studi rappresenta nel contempo un grande contributo al nostro prestigio culturale internazionale ed alla crescita economica, occupazionale ed imprenditoriale dell’economia ravennate.»