Si è tenuto a Casa Matha l’incontro organizzato dall’Ior Istituto oncologico romagnolo dedicato al tema della prevenzione e ricerca oncologica.L’iniziativa ha visto la partecipazione degli studenti del secondo anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia con sede a Ravenna che hanno avuto l’opportunità di conoscere il tema in oggetto dalla voce dei vertici delle più importanti realtà medico-sanitarie deputate alla cura della malattia oncologica ricevendo una lezione unica a livello esperienziale e motivazionale.Dopo l’apertura di Mario Pretolani, presidente Associazione Volontari e amici dell’Istituto oncologico romagnolo, hanno portato i loro saluti il sindaco Michele de Pascale, Francesca Bravi, direttrice dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi Mazzotti, coordinatrice del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Ravenna e Franco Savorelli Governatore Lions distretto 108° sottolineando l’importanza strategica di aver scelto Ravenna e la Romagna come sede di studio in quanto territorio in cui si concentrano formazione assistenza e ricerca ai massimi livelli, non solo in ambito oncologico.Sono quindi intervenuti Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Ravenna che ha sottolineato l’importanza di non separare mai in medicina l’aspetto tecnico da quello umano e di ascolto del paziente; Giovanni Martinelli, direttore scientifico IRST-IRCCS di Meldola, che ha illustrato la grande risorsa che l’istituto rappresenta per il territorio e per i futuri medici che si affacciano a questa disciplina e si stanno formando in Romagna; Fabio Falcini, direttore del dipartimento Onco-ematologico Ausl Romagna che ha illustrato i dati del registro dei tumori e come la prevenzione in oncologia abbia inciso positivamente sulla diminuzione dell’incidenza della malattia; Giampaolo Ugolini , direttore della Chirurgia Generale Ravenna che ha ribadito l’importanza del rapporto medico-paziente e di poter lavorare e collaborare con un team multidisciplinare per curare i tumori; Stefano Tamberi, direttore dell’unità complessa di Oncologia Ravenna che infine ha ripercorso l’enorme progresso compiuto in ambito di cura oncologica negli ultimi anni e offerto il suo personale invito ai ragazzi a mantenersi sempre oltre che appassionati, umili e desiderosi di conoscere, come caratteristica imprescindibile per chiunque voglia diventare medico.Dal dibattito è emerso chiaro che la rete oncologica romagnola integrata con l’IRST-IRCCS di Meldola collochi la Romagna tra le zone in Italia che meglio riescono ad affrontare la malattia oncologica con un’azione integrata e interdisciplinare.