Tessera onoraria a Luisa Gardini dall’Associazione Dis-ORDINE

In occasione della conferenza "Nel segno della materia: l’arte di Luisa Gardini tra passato e presente"

Venerdì sera alla Casa Matha in occasione della conferenza” Nel segno della materia: l’arte di Luisa Gardini tra passato e presente”, il Presidente dell’Associazione Dis-ORDINE prof Marcello Landi consegna a Luisa Gardini, la Tessera Onoraria dell’Associazione. 

Luisa Gardini

Luisa Gardini, nata a Ravenna nel 1935, vive e lavora a Roma sin da quando, nel 1952, vi si trasferisce, dopo il diploma al Liceo Artistico ravennate, con il Prof. Luigi Varoli, per frequentare la Facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Toti Scialoja. Grazie al suo maestro conosce e inizia a frequentare artisti come Burri, Afro, Capogrossi, Cy Twombly.

Le radici della sua ricerca artistica affondano dunque nel vivo panorama culturale romano tra gli anni Cinquanta e Sessanta: un periodo incredibilmente ricco e fecondo in cui, insieme alla riscoperta dell’eredità dada e surrealista – legata anche all’uso del collage e dell’assemblage – molti artisti si sono aperti alla conoscenza delle ricerche internazionali dell’Informale, dell’Action Painting, del New Dada americano“Lavoro attraverso l’accumulo della materia, e alla sua distruzione…Sono storie di metamorfosi”, afferma Luisa Gardini. Già dal 1960 individua un altro elemento che diventerà tipico del suo lavoro: la scrittura-pittura, un segno che “falsifica lo scrivere”, come scrisse Scialoja: una scrittura che è immagine o “segno-disegno”, come lei la chiama. 

Nei primi anni duemila l’artista ha iniziato a lavorare con la ceramica(in collaborazione con la storica Bottega Gatti di Faenza), realizzando sculture dove si uniscono – secondo tutta la linea del suo lavoro – progettualità e azzardo, rigore concettuale e vitalità della materia. Luisa ha voluto visitare la Galleria/Laboratorio dell’Associazione Dis-ORDINE e si stanno ultimando gli importanti progetti in corso e si è resa disponibile a realizzare prossimamente un mosaico per il Museo a cielo aperto di via Portone.

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