21 Ott 2023 15:56 - Cronaca
Inaugurato il nido “Tatapatata” a Faenza dopo l’ alluvione. Festa per la comunità
Isola (sindaco): È un segnale che va ben al di là della ripartenza di un singolo servizio, ha valore simbolico per l'intero quartiere»
di Redazione
Nella mattina di sabato 21 ottobre, la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS e la Cooperativa Sociale Zerocento hanno inaugurato, con una festa per la comunità, il nido d’infanzia “Tatapatata”. Il nido è stato completamente riqualificato dopo la terribile alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e il Comune di Faenza, creando ingenti danni all’asilo.
Nel corso della giornata, l’artista Andrea Salvatori – utilizzando proprio il fango dell’alluvione – ha assemblato con l’aiuto dei bambini e delle persone tutte presenti un’opera unica creata a più mani che andrà a ricordare questa splendida ed emozionante giornata.
Alla cerimonia hanno partecipato Massimo Isola, Sindaco di Faenza, Martina Laghi, Assessora alla Scuola, Formazione e Sport del Comune di Faenza, Emma Bajardi, responsabile emergenze per la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS, Emiliano Galanti, Legacoop Romagna, Stefano Damiani, Presidente della Cooperativa Sociale Zerocento e Andrea Salvatori, ceramista. Presenti anche le famiglie e i bambini che, quotidianamente, frequentano il Nido.
La riqualificazione ha visto i lavori concentrati sul ripristino della pavimentazione, irrimediabilmente danneggiata dall’acqua entrata dentro i locali. Con un grande sforzo organizzativo e di collaborazione tra i tecnici di Zerocento e le aziende coinvolte, i lavori sono stati svolti nel corso delle settimane di chiusura del nido per la pausa di Agosto.
Le parole del sindaco e delle associazioni
«La Cooperativa Zerocento – sottolinea il sindaco di Faenza Massimo Isola – in tempi rapidissimi ha rigenerato uno spazio di grande importanza per la nostra città. Il Tatapatata rientra nell’offerta di servizi per l’infanzia, ed è uno dei luoghi che, per qualità e quantità di lavoro, nel corso degli anni si è conquistato uno spazio civile e sociale di primissimo livello. La struttura è inserita in una zona che è stata pesantemente colpita dalle alluvioni e quindi la rigenerazione di quegli spazi è anche un segnale che va ben al di là della singola ripartenza di un singolo servizio, ma ha valore simbolico per l’intero quartiere. Per tutto questo, un grazie non formale alla cooperativa Zerocento. Ringrazio anche la Fondazione Francesca Rava per il suo intervento determinante nelle restituzione dell’asilo nido ai nostri bambini».
«La Fondazione Francesca Rava – spiega la presidente Mariavittoria Rava – nasce nel 2000 per aiutare l’infanzia e l’adolescenza in condizioni di disagio, le mamme e le donne fragili in Italia, in Haiti e nel mondo. In sinergia con le Istituzioni, interviene in prima linea in modo tempestivo e concreto nelle emergenze che colpiscono i bambini e le loro famiglie. A poche ore dall’alluvione nell’Emilia-Romagna, la Fondazione si è immediatamente attivata con il Ministero della Protezione Civile e del Mare per individuare le principali esigenze emergenziali. Ed è con gioia che siamo qui, oggi, in questa giornata di festa in cui il bellissimo Nido Tatapatata è stato riconsegnato completamente riqualificato ai bambini di Faenza».
«C’è stato un durante, un successivo ed un dopo dell’alluvione . Nel durante – racconta il presidente di Zerocento Stefano Damiani – abbiamo dovuto preoccuparci dell’incolumità personale, di ognuno di noi. Nei giorni immediatamente successivi siamo stati supportati dai tanti volontari e dalle tante volontarie che ci hanno aiutato a liberare i servizi e le nostre sedi dai danni. Poi è cominciato questo lungo dopo, dove la collaborazione tra tante realtà ci ha permesso progressivamente di fare ripartire tutti i nostri servizi».
Il ruolo della Fondazione Rava nell’alluvione
Secondo le indicazioni e con il supporto logistico della Protezione Civile, la Fondazione Francesca Rava in collaborazione con Koor SRL Società Benefit e Creative Knowledge Foundation, ha installato un Panificio Mobile a Lugo di Romagna. Obiettivo: distribuire gratuitamente pane, focaccia ed altri prodotti da forno alla popolazione alluvionata e di rifornire 10 mense delle Protezione Civile, collocate nelle aree più colpite dall’alluvione, per oltre 4.000 persone al giorno.
La Fondazione ha, inoltre, donato beni di prima necessità, latte, pannolini e prodotti per l’igiene ai diversi Enti sul territorio e ha coordinato squadre di volontariato-aziendale per supportare i lavori di ripristino delle zone allagate a Lugo di Romagna e Sant’Agata. Dopo la prima fase di emergenza, la Fondazione è in prima linea anche nella fase di ricostruzione e sta supportando i lavori di riqualificazione e riparazione di case famiglia, istituti di accoglienza, scuole, asili e ospedali fortemente danneggiati dall’alluvione. In collaborazione con Zerocento, ha contribuito al ripristino dell’asilo nido “Tatapatata”, danneggiato dall’ alluvione del maggio 2023.