23 Set 2023 11:56 - Cronaca
Kenya, il cane della Finanza, ha portato all’arresto di uno spacciatore
Dalla perquisizione all'auto non era pervenuto nulla, ma l'insistenza del cane ha fatto proseguire i controlli e nella casa sono state trovate 13 piante di marijuana
di Redazione
La Guardia di Finanza ravennate prosegue i controlli economici del territorio e quelli di contrasto dei traffici illeciti. Queste operazioni, nelle ultime settimane, hanno portato all’arresto di uno spacciatore e al sequestro diverse quantità di sostanze stupefacenti, nonché alla segnalazione 11 soggetti, di cui 9 all’Autorità Prefettizia.
Arresto di uno spacciatore a Bagnacavallo
Durante i controlli delle Fiamme Gialle, è anche stato arrestato un soggetto che coltivava presso la propria abitazione piante di marijuana. I finanzieri del Gruppo di Ravenna, impiegati in controlli su strada nella zona di Bagnacavallo, hanno fermato un automezzo condotto da un cittadino italiano, ricevendo dal cane antidroga di nome Kenya la segnalazione della probabile presenza di sostanze stupefacenti.
L’ispezione del mezzo aveva dato negativo, ma l’insistenza del cane lasciava presumere che l’odore della droga fosse rimasto sulla persona e sugli abiti del soggetto. Di qui la decisione di procedere ad una perquisizione del domicilio del conducente, dove sono state rinvenute 13 piante di marijuana occultate tra altri alberi da frutto.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 27 chilogrammi di sostanza stupefacente, consistente anche in 11 grammi di hashish e altre piante essiccate pronte ad essere confezionate, nonché un bilancino di precisione ed una macchina per il sottovuoto, con la quale erano state già preparate 3 buste, verosimilmente predisposte per una successiva cessione. Sequestrati anche 3.000 euro in contanti, ritenuti provento di tale attività.
Dopo aver proceduto alle operazioni di fotosegnalamento, si è proceduto all’arresto del soggetto, che è stato condotto presso la propria abitazione, ove è rimasto in stato di detenzione in attesa del processo per direttissima.
Il servizio testimonia ulteriormente il costante impegno della Guardia di Finanza nella prevenzione e repressione dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti, a tutela della collettività e soprattutto della salute dei cittadini.