13 Ago 2023 15:29 - Politica
Scoperta nel campo sportivo di San Romualdo una scuola di addestramento cani
Ancisi (LpR): «al riguardo, si interroga il sindaco per conoscere se l’attività in questione sia stata regolarmente autorizzata dal Comune»
di Redazione
Con atto di concessione del 7 settembre 2022, la gestione del Centro sportivo comunale Luca Benedetti di San Romualdo, in realtà un campo da calcio coi relativi servizi, è stata affidata gratuitamente ad una società calcistica del posto partecipante al Campionato Amatori CSI, che deve garantirne l’uso pubblico, esteso anche all’utenza libera (art. 6).
I progetti di contenuto sociale da realizzare nel centro (senza fini di lucro beninteso) devono essere condivisi col Comune (art. 7). Spetta al Comune stabilire le tariffe minime e massime che la società introiti dalle sue attività (art. 13). Al concessionario è comunque fatto divieto di sub-concedere ad altri, tutto o in parte, con o senza corrispettivo, l’uso del Centro sportivo, salvo specifica autorizzazione del Comune (art. 18).
Una scuola di addestramento cani nel centro sportivo
Ci fu però fatto notare, dall’interno del settore cinofilo, come su internet fosse pubblicizzata, ad opera di terzi del settore, una “SCUOLA ADDESTRAMENTO CANI PRESSO CAMPO SPORTIVO BENEDETTI SAN ROMUALDO – RAVENNA” con le seguenti tariffe: abbonamento annuale, compresa quota associativa, € 400; pacchetto di 10 lezioni € 200, più € 10 per quota associativa; lezione singola € 30, più € 10 per quota associativa.
«Compimmo un sopralluogo sul posto, -spiega Ancisi di Lista per Ravenna – debitamente accompagnati da testimoni esterni all’abitato, trovando piena conferma della presenza, entro il Centro sportivo comunale di San Romualdo, di un’area riservata in esclusiva all’addestramento cani, dove sono stabilmente installate le strutture addette alla sua operatività. Fotografammo sia il cartello, apposto sul lato di ingresso, che fa “DIVIETO DI ACCESSO AI CANI”, come si conviene ad un campo di calcio, sia, al contrario, il cartello “EDUCANDOG”, denominazione data alla suddetta Scuola Addestramento Cani, che si vorrebbe rientrante tra le “ATTIVITÀ CINOFILE SPORTIVE”».
Attività con o senza autorizzazione?
Al riguardo, si interroga il sindaco per conoscere se l’attività in questione sia stata regolarmente autorizzata dal Comune; se la sua presenza nel Centro sportivo sia ritenuta ammissibile; se le tariffe che richiede agli utenti siano state fissate, al minimo e al massimo, dal Comune stesso; se faccia uso dei servizi igienici e gravi sulle utenze gas, energia elettrica ed acqua a carico del Centro sportivo; se le chiavi di accesso al Centro siano state date (come pare logico, svolgendosi gli orari “scolastici” a distanza da quelli della società calcistica) a persone di “EDUCANDOG”.
«Chiedo anche al sindaco – dichiara Ancisi di Lista per Ravenna – se non ritenga doveroso, finché questa situazione persegua, togliere almeno, per pudore e giustizia, il cartello di divieto di accesso ai cani, cosicché possano trovarvene spazio anche altri, mancando a San Romualdo un’area cani tra le 47 esistenti nel comune di Ravenna. In via generale, gli chiedo – conclude il capogruppo – se non ritenga che quanto sopra sia irrispettoso (quanto meno) dell’obbligo imposto alla società concessionaria del Centro sportivo dall’art. 3/2 del dispositivo contrattuale, di eseguire “Interventi per agevolare l’accesso dell’utenza e tutelare la sicurezza”, consistenti, tra l’altro, nella “distribuzione degli spazi in genere e relativo controllo sul loro corretto uso” e nella “vigilanza di controllo, di custodia delle strutture interne, esterne e degli impianti ad aree pertinenti”.
Inoltre, se valuti corretto ed estraneo a finalità di lucro, oppure no, l’incasso delle tariffe fissate dalla “SCUOLA ADDESTRAMENTO CANI”, chi finora l’abbia introitato e/o a chi, anche in parte, devoluto. Infine, quali azioni e/o provvedimenti il Comune intenda eventualmente assumere al riguardo, in proprio e/o segnalando ad organi deputati a vigilare sul rispetto delle leggi le eventuali trasgressioni».