Faenza, Davide Marini crea le “Chiavi della solidarietà” nel post alluvione

Marini, titolare di un'attività di serrature, ha ideato i simboli che saranno posti su 60mila chiavi. Il ricavato sarà devoluto alla biblioteca Manfrediana

Una chiave per aprire le porte della solidarietà. È questa l’idea del faentino Davide Marini, titolare di un’attività di serrature che, in occasione dell’alluvione, ha deciso di creare qualcosa che potesse essere utile ma anche riconoscibile e solidale.

I simboli sulle chiavi

Marini ha fatto creare un punzone per personalizzare chiavi vergini che da un lato riportano il simbolo della Romagna, la Caveja e dall’altro la dicitura ‘Serraturieri uniti per la Romagna’ con al lato un cuore.

“Il 21 maggio – spiega Marini – tornato a casa, dopo una lunga giornata di interventi nelle abitazioni dei faentini colpiti dall’alluvione, ho ragionato su cosa avrei potuto fare per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione di uno dei tasselli fondamentali di Faenza, la Biblioteca Manfrediana duramente colpita”.

Marini ha pensato di coinvolgere i colleghi serraturieri e duplicatori d’Italia proponendo l’acquisto di una chiave coniata appositamente per questa iniziativa, se solo fossero stati disposti a pagarla 1 euro in più del solito, consapevoli che quell’euro servirà alla ricostruzione della città che ama.

“Non ero sicuro delle risposte – continua Davide Marini – ma ero sicuro che avrei avuto il loro sostegno. Così grazie al a una delle maggiori aziende produttrici di chiavi in Italia, la Keyline, con grande ed entusiastica partecipazione dei loro collaboratori e dirigenti, abbiamo realizzato Una chiave per la Romagna”.

60mila chiavi ordinate

Realizzati i primi prototipi Marini ha coinvolto direttamente i colleghi in quello che spera sia un progetto che venga sposato fino a 60mila chiavi ordinate, tante quanti sono gli abitanti di Faenza.

“I colleghi non hanno fatto attendere la loro partecipazione; ho infatti ricevuto molti messaggi di sostegno, che si sono tradotti in ordini di “sbozzi-chiave” coniati con il logo della Caveja Romagnola”.

Ne è nata anche una locandina ad hoc; i serraturieri che hanno aderito al progetto e che esporranno nei punti vendita che hanno aderito al progetto.

“Se troverete nella vostra città la locandina dal vostro duplicatore di fiducia – dice ancora Marini – si contribuirà alla ricostruzione di un luogo nel quale nasce la passione per la cultura dei faentini, un luogo nel quale studenti di tutte le età si raccolgono per affrontare la preparazione agli esami, un posto silenzioso nel quale si potranno trovare, spero in un futuro prossimo anche libri che parlino della storia di chiavi e serrature, del loro sviluppo concettuale e tecnico sin dalla preistoria. Cercate dunque queste chiavi a tiratura limitata affinché la memoria di queste catastrofi resti viva, oltre alla consapevolezza di aver dato nuova vita alla sete di cultura in Romagna”.

Chi ha aderito al progetto

Al momento all’iniziativa hanno aderito decine di professionisti un po’ da tutta Italia, dal Piemonte alla Puglia, ovvio che quelli che hanno risposto prima di tutti sono stati i colleghi di Marini dell’ Emilia-Romagna che subito hanno sposato l’iniziativa al momento.

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