Combattere il divario di genere, supportare l’occupazione femminile e fare rete. Anche il Comune di Ravenna, insieme ad altri enti e realtà del territorio, ha aderito al Protocollo d’intesa per la realizzazione dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della Provincia di Ravenna.
«Il Comune di Ravenna – afferma l’assessora alle Politiche e culture di genere Federica Moschini – da sempre si impegna nel promuovere le pari opportunità, adottando misure che hanno come scopo quello di eliminare ogni tipo di discriminazione basata sul sesso, che abbia come conseguenza o come scopo di compromettere o impedire il riconoscimento, il godimento o l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali di ognuno. Con l’adesione a questo protocollo e la collaborazione di tutti gli enti e le realtà che lo hanno sottoscritto, continueremo a lavorare per favorire una reale parità di genere e colmare i divari purtroppo ancora presenti nella società».
L’osservatorio ha come finalità quella di costruire un sistema integrato di elaborazione di dati statistici del territorio ravennate in tema di parità di genere, che saranno aggiornati annualmente. Grazie a questo sistema sarà possibile raccogliere dati anche di natura amministrativa contenuti in pubblici registri, elenchi e atti pubblici o dati aggregati tramite l’interscambio dati tra i diversi enti che fanno parte del Sistan (Sistema statistico nazionale).
I dati elaborati aiuteranno a monitorare l’impatto delle politiche per evitare le diseguaglianze, promuovere la cultura di genere e delle pari opportunità e potranno essere d’aiuto nell’individuare gli ambiti di intervento per colmare i divari. Gli enti e le realtà che hanno aderito metteranno a disposizione risorse umane, tecniche ed organizzative per il raggiungimento degli obiettivi. Si opererà attraverso un tavolo di indirizzo strategico e un gruppo di lavoro tecnico-statistico i cui referenti fanno parte degli enti e realtà che hanno aderito.
Il tavolo avrà il compito di garantire la continuità operativa, stimolare e verificare le sinergie istituzionali e il contesto di osservazione dei fenomeni e dei bisogni; programmare, svolgere attività di informazione e divulgazione per sensibilizzare la collettività; monitorare l’andamento occupazionale delle donne e le potenziali criticità locali.