Forte calo di immatricolazioni al Campus di Ravenna -15,4%, tutti i numeri dell’Università di Bologna

in calo anche le immatricolazioni straniere

Sono stati pubblicati dall’Università di Bologna i dati sulle nuove immatricolazioni per l’anno accademico 2022/2023, dati che si presentano in negativo e che fanno registrare un forte calo delle immatricolazioni nell’ultimo anno accademico a fronte però di un aumento delle domande di iscrizione presentate e dei candidati che hanno partecipato alle prove di ammissione. Alla fine di gennaio 2023 gli immatricolati erano 26.421 contro i 28.248 del 2022, in calo del 6,5%. Se guardiamo però all’anno accademico 2019/2020 – l’ultimo prima della pandemia – si registra una crescita del 4,2%: i nuovi iscritti in quel caso erano stati 25.369.

 

Il campus di Ravenna è quello che registra il minor numero in assoluto di iscritti con una percentuale del -15,4%, che a differenza degli altri campus, che presentano numeri in positivo, vede un calo anche per l’immatricolazione degli studenti internazionali di circa il -3,1%.

 

Anche negli altri Campus, si registrano numeri in calo a Bologna -6,9%, Forlì -5,2%, Rimini -3,7%. Unica eccezione, il Campus di Cesena che fa registrare un +1,9%.

 

Numeri in diminuzione si registrano sia per i corsi di laurea triennali (-4%), che per le lauree magistrali (-10,8%), che per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico (-4,9%). Nel caso delle laure magistrali il dato si spiega in buona parte con tempi più lunghi di laurea nelle lauree triennali: rimane infatti sostanzialmente stabile il dato totale degli studenti iscritti, che si attesta intorno a 89.000.

 

“Sono numeri che ci aspettavamo, dopo i due anni eccezionali della pandemia e visto il ritorno della didattica in presenza”, commenta il Rettore Giovanni Molari. “In molti casi, inoltre, si tratta di cali fisiologici, registrati in settori che nell’ultimo periodo avevano visto una grande crescita degli iscritti. Se il dato nazionale sulla diminuzione delle immatricolazioni sarà confermato, dovremo essere ancora più decisi sul fronte dell’orientamento all’università: in un Paese in cui il tasso di laureati resta molto basso, è importante rispondere ad una tendenza che riflette la curva demografica, portando sempre più studentesse e studenti ad intraprendere il percorso universitario”.

 

Ci sono anche dei dati positivi, come quello delle studentesse dell’Alma Mater che scelgono di iscriversi a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico di ambito STEM, che riguardano cioè temi scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici. Quest’anno le nuove iscritte a questi corsi sono state 1.546, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno e del 7,1% rispetto all’anno accademico 2020/2021.

 

Prosegue infine il trend di crescita delle studentesse e degli studenti che beneficiano di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. In particolare, crescono del 2,3% gli iscritti con un ISEE fino a 45.000 euro, che possono usufruire di forti riduzioni nelle contribuzioni studentesche. Tra questi sono 24.835 gli iscritti che quest’anno hanno potuto beneficiare dell’esonero totale dei contributi studenteschi, pari al 29,3% del totale degli studenti: un numero in crescita del 5,7% rispetto allo scorso anno.

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