Antonio Cannavacciuolo denuncia un locale di Marina di Ravenna per aver usato il suo marchio registrato

un processo per il marchio registrato

Un locale di Marina di Ravenna è finito a giudizio con l’accusa di aver utilizzato il marchio registrato dello chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo. A riportare la notizia è Ansa Emilia Romagna. Il processo per violazione dell’articolo 473 del codice penale finirà davanti al Tribunale monocratico di Ravenna a fine mese.

 

Ad andare a processo con la difesa degli avvocati Marco Agosti, Chiara Belletti e Luigi Berardi sarà un un 63enne di Lumezzane (Brescia) e di due cubani, un uomo e una donna, di 32 e 50 anni residenti a Marina Romea. Gli imputati sono stati indicati come amministratori di diritto o di fatto della società bresciana legata alla gestione del locale.

 

La denuncia è arrivata direttamente dallo chef ai carabinieri della Stazione di Orta San Giulio (Novara) a seguito di una segnalazione di amici. Infatti sulla pubblicità del locale compariva un camion vela con la gigantografia dello chef accostato al nome del ristorante.

 

Grazie a indagini e intercettazioni telefoniche si è risaliti alla tipografia a Cesena e ai presunti committenti. Infine la 32enne, sentita dai carabinieri di Marina di Ravenna coordinati dal Pm Marilù Gattelli, aveva affermato di avere ricevuto quel menù da Cannavacciulo nel 2016 in occasione del programma ‘Cucine da incubo’ quando lei gestiva un ristorante a Suzzara (Mantova), e di avere pensato che si potesse usare per fare pubblicità.

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