04 Gen 2023 12:58 - Cronaca
La situazioni dei migranti a Ravenna fra integrazione, corsi di Italiano e richieste di protezione internazionale
le parole della dottoressa Zini e del viceprefetto Agreste
di Roberta Lodisco
I sette adulti rimasti nel Ravennate sono stati accolti nei Centri di Accoglienza Straordinaria che hanno dato disponibilità. «Il dirigente dell’area, il dott. De Franco si è occupato del loro insediamento nelle strutture – spiega il viceprefetto Arnaldo Agresta, che ha coordinato per la prefettura le attività che riguardavano la Ocean Viking -. Non ci è stata segnalata nessuna particolare difficoltà, al momento si stanno ambientando e tutto procede tranquillamente».
Anche i più piccoli rimasti a Ravenna, 6 minori hanno trovato la loro nuova casa. Sono stati inseriti in 6 posti SAI di Ravenna. «Sono i più piccoli del gruppo sbarcato – spiega la dott.ssa Zini dirigente del Coordinamento Sociale di Ravenna – stanno bene, si stanno ambientando. Sono inseriti in un contesto dove ci sono altri minori stranieri non accompagnati. Dopo la prima fase di conoscenza del contesto, si partirà con i corsi di italiano e l’attività di integrazione».
Un contesto che li accompagnerà per molti anni, infatti, i giovani migranti resteranno in pianta stabile in questa sede fino alla maggiore età: «Il progetto SAI prevede una presa in carico e un percorso di integrazione nel contesto sociale fino alla maggiore età – conclude la dott.ssa Zini – in questi anni verranno integrati nelle scuole ravennati e nella vita della comunità».
Ma quale sarà il invece il destino per gli adulti sbarcati nella nostra città? «Dovranno fare domande alla commissione territoriale – spiega il viceprefetto Agreste – che valuterà l’istanza e, se ci saranno i presupposti, verrà riconosciuta la protezione internazionale. Esistono vari tipi di protezione, come asilante o protezione umanitaria, dipende dal tipo di domanda e dal tipo di situazione che loro dichiareranno e che la commissione accerterà».