28 Nov 2022 11:28 - Formazione e lavoro
Cooperative aderenti a Legacoop Romagna: “Necessità di manodopera”. 2.850 potenziali nuovi assunti
più di un terzo delle quali a tempo indeterminato
di Redazione
In generale l’Osservatorio registra una diffusa difficoltà a reperire personale, specializzato e non.
Le cooperative romagnole per il 2023 tendono, rispetto alla seconda parte del 2022, ad una maggiore ricerca di profili per un rapporto stabile, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato (il 35% del totale). Si assiste anche ad un incremento della ricerca di figure con un livello di istruzione più elevato (+ 9%) ma anche ad un aumento di quelle con un livello di istruzione più basso (+31%) collegabile all’incremento delle offerte di lavoro stagionale. Inoltre, vi è una vera e propria esplosione della ricerca di personale con competenze informatiche (+83%), che identifica un’accelerazione, tra le cooperative romagnole, di quelle impegnate in processi di profonda innovazione.
Tra le ragioni della ricerca di nuovo personale, le cooperative identificano turn over (48,7%, in crescita rispetto al 2022) ed espansione dell’attività aziendale (34%).
Nel semestre precedente (maggio-novembre 2022) all’interno della cooperazione romagnola erano state assunte 2.400 persone, 500 delle quali identificate attraverso un apposito accordo con Randstad. Nei 6 mesi precedenti (da novembre 2021 a maggio 2022), le assunzioni erano state 1.800.
«La difficoltà di reperimento di manodopera — dichiara Mario Mazzotti, presidente di Legacoop e Federcoop Romagna — si conferma un dato strutturale per le nostre cooperative. Sia che stiamo parlando di imprese che prevedono incrementi di volumi e attività, sia di chi invece segnala pericoli di recessione e stagnazione. Per questo, proprio per dare una mano ad affrontare questa emergenza e favorire la realizzazione dei progetti di crescita e consolidamento delle nostre associate, stiamo mettendo in campo strumenti concreti per la formazione, che 8 cooperative su 10 sono pronte a finanziare in proprio, e il welfare aziendale».
«Ci troviamo di fronte a cambiamenti profondi nel mondo del lavoro — aggiunge Paolo Lucchi, amministratore delegato di Federcoop Romagna — e l’Osservatorio ci è utile per orientare le scelte di formazione e di investimento, in una fase nella quale regna un’incertezza generalizzata rispetto ai “fondamentali” della nostra economia ed a molti dei riferimenti che determinano le scelte strategiche del sistema imprenditoriale cooperativo».