03 Nov 2022 17:11 - Salute e benessere
1700 persone presenti alla “Camminata Rosa” dello IOR a Lugo
per un incasso di circa 6.300 euro
di Redazione
“Di tutte le realtà e le anime della Romagna che compongono la grande famiglia dello IOR quella lughese poteva rivelarsi sicuramente quella che avrebbe sofferto di più le misure di contenimento della pandemia, visto che le attività di raccolta fondi che vengono portate avanti su questo territorio sono prevalentemente incentrate sulla convivialità e sulla condivisione – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – invece la Bassa Romagna ha dimostrato non solo di saper reinventarsi nel suo essere solidale, lanciando per esempio format da asporto per le sagre pur di non far mancare il proprio contributo alla causa, ma anche quella che più celermente ha reagito laddove si è potuto finalmente tornare alla normalità. Ringrazio quindi di cuore gli amici del “Pedale Bianconero”: dopo due anni di assenza la loro tradizionale “Camminata Rosa” avrebbe potuto avere numeri nettamente inferiori rispetto al 2019 e invece l’edizione di quest’anno ha stabilito il record di presenze. Un segnale molto forte, merito della capacità capillare di questo gruppo di amici e di un territorio che una volta di più ha dimostrato grande vicinanza alla causa di chi lotta contro il cancro e di chi soffre per questa malattia”.
Alla gratitudine del Direttore Generale IOR si è aggiunta anche quella del Consigliere della no-profit per il territorio di Lugo, Luca Lazzarini: “Volevo ringraziare immensamente tutti gli organizzatori ed i partecipanti per il ritorno di questo evento in presenza, un appuntamento fisso che ad ogni edizione vede nuovi amici partecipare fianco a fianco a vecchie conoscenze. Quando così tante persone prendono parte attiva ad una manifestazione volta a contribuire a mantenere i servizi dello IOR e a finanziare borse di studio di alta specializzazione per la formazione di professionisti che operano sul nostro territorio significa che c’è uno spirito, una comunione che continua a legare la nostra gente e che nemmeno il Covid è riuscito a scalfire. Siamo orgogliosi, come IOR, di essere questo “filo rosso” che unisce in un’epoca di grandi divisioni: d’altronde il volontariato è sempre stato il principale motore di una coesione sociale che dobbiamo a tutti i costi ritrovare. Non mi resta che dare appuntamento a tutti all’edizione del prossimo anno”.