10 mostre da vedere a novembre a Ravenna e dintorni

Le 10 mostre imperdibili per il mese di novembre a Ravenna e dintorni.

Tutti i titoli in rosso sono cliccabili per ulteriori approfondimenti sull’evento.

“Natura morta oggi in Romagna” – Brisighella

Fino al 4 dicembre alle 18 al Museo Ugonia

Questa rassegna espositiva raccoglie i lavori di una trentina di artisti ravennati e ferraresi che si sono espressi nella rielaborazione di un tema classico: la natura morta. Durante il Novecento, in Romagna, l’arte figurativa ha espresso figure significative non solo a livello locale ma almeno nazionale e, con più insistenza ed evidenza di quanto non sia avvenuto in altre aree italiane, ha dimostrato una persistenza e una singolare capacità di aggiornamento linguistico.

[vc_single_image image=”24373″ img_size=”full”]

“Alberi Partiture del cuore” – Cervia

Dal 5 al 27 novembre alle 16 ai Magazzini del Sale

“Alberi Partiture del cuore” è una mostra-gioco dedicata ai bambini per ri-scoprire la natura attraverso la poesia dell’arte, per amare questi giganti buoni e generosi, componenti fondamentali dell’ecosistema. Un’esposizione interattiva, dove si passa da suggestioni multimediali a esperienze sensoriali, un’immersione nei boschi di Monet, Van Gogh, Mondrian, Klimt, Magritte, Hockney… per ascoltare partiture di colori e suoni, annusando resine e foglie, accarezzando con gli occhi chiome magiche. Il percorso comprende spazi-laboratorio per creare gioielli arborei e cartoline.[vc_single_image image=”24976″ img_size=”full”]

“Gli uccelli: i dinosauri di oggi” – Cervia

Dal 1° al 18 novembre al Museo del Sale

Si tratta di una mostra fotografica del giovane Francesco Barberini, aspirante ornitologo, divulgatore scientifico e fotografo. Raccoglie una selezione di fotografie realizzate dall’artista che rappresentano alcuni uccelli del territorio, presenti maggiormente nella zona del Parco del Delta del Po: il pettirosso, la garzetta, il fenicottero e il picchio rosso sono alcune delle specie ritratte dal giovane Barberini nel loro ambiente naturale.[vc_single_image image=”25411″ img_size=”full”]

Prodigy Kid” – Ravenna 
Dall’8 ottobre all’8 gennaio al Mar – Museo d’arte della città di Ravenna 

Prosegue al MAR,  la mostra “Prodigy Kid” degli artisti Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi, a cura di Daniele Torcellini. Dal 2018, i due artisti fanno convergere le loro pratiche artistiche in un lavoro in comune, con una predilezione per installazioni di mosaici, sculture e oggetti, animate da azioni performative, letterarie e sonore. La mostra pensata per gli spazi del MAR si articola in un percorso suddiviso in tre sezioni. Le prime due sono dedicate a opere realizzate autonomamente dagli artisti, nel corso delle loro attività personali. La terza presenta le serie di lavori realizzate in collaborazione, accanto a serie inedite e prodotte per l’occasione.[vc_single_image image=”21193″ img_size=”full”]

“КОРЕЊА ≈ RADICI ≈ ROOTS” – Ravenna

Fino al 27 novembre al Palazzo Galletti Abbiosi

La mostra, a cura di Eleonora Savorelli e Andrea Pola (vicepresidente di Marte), raccoglie i lavori di quattro artisti macedoni residenti a Ravenna: Aleksandra Miteva, Mila Dobrevska, Aleksandar Velichkovski e Anica Kitanoska. Il titolo concentra l’attenzione sulla derivazione geografica e culturale che accomuna gli artisti, trasferitisi a Ravenna per proseguire il loro percorso di studio del mosaico all’Accademia di Belle Arti della città.[vc_single_image image=”22853″ img_size=”full”]

“POSTHISTORICA” – Ravenna

Fino al 27 novembre alla Galleria monoGAO21

L’installazione site-specific di Scarpellini invade e trasforma lo spazio della galleria ravennate, creando un percorso allestitivo immersivo. Il bestiario che abita questo non- luogo, presenta deformazioni e fragilità, vittima inevitabile di un mondo sull’orlo del collasso. Si tratta di bestie “in potenza”, creature al confine tra il rifiuto biologico e lo scarto industriale, realizzate in cartapesta e innestate da metastasi in mosaico.[vc_single_image image=”22853″ img_size=”full”]

“Solaris” – Ravenna

Fino al 30 novembre a Palazzo Rasponi delle Teste

Il sodalizio tra Ravenna e Faenza si consolida anche per questa VII Biennale con il MIC Museo Internazionale della Ceramica in Faenza che propone, un’installazione dal titolo “Solaris”, il nuovo risultato della ricerca di Oscar Dominguez sui materiali ceramici dove terra e fuoco sono gli elementi primordiali. “Solaris” si arricchisce della luce e del calore della terra, in grado di sprigionare forza ed energia, passione e vigore, per raccontare un percorso, e raccontare dell’uomo, della natura, della vita in uno spazio assolutamente atemporale.[vc_single_image image=”22282″ img_size=”full”]

“Tessere. Il Filo del Mosaico” – Ravenna

Fino al 30 novembre agli Antichi chiostri francescani

Il dialogo tra l’arte musiva contemporanea e le storiche architetture cittadine si ritrova agli Antichi Chiostri francescani dove Giovanni Gardini cura la mostra “Tessere. Il Filo del Mosaico”, che esemplifica le ricerche artistiche che negli ultimi decenni hanno visto protagonista il mosaico a Ravenna attraverso le opere di una generazione di artisti e di artiste nata tra la fine degli anni ‘40 e gli inizi degli anni ‘50.[vc_single_image image=”22282″ img_size=”full”]

Mostra di Ylenia Roma – Ravenna

Galleria Dis-ORDINE dal 4 novembre

La mostra di mosaici di Ylenia Roma vi attende alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE nell’ambito della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022. Ylenia lavora, da vent’anni anni, come mosaicista presso la Mosaic and Mosaic di Sicis. La passione per il mosaico la spinge a creare anche a casa, come una terapia, opere frutto di varie sperimentazioni con materiali sia preziosi che naturali e di recupero.[vc_single_image image=”26271″ img_size=”full”]

“Il giorno che verrà” di Gianni Mantovani – Ravenna

Pallavicini22 Art Gallery dal 13 al 27 novembre

Se siete amanti della natura non potete perdervi la mostra di Gianni Mantovani al Pallavicini 22 Art Gallery con opere che testimoniano la sensibilità verso la Natura radicata da decenni nell’artista modenese. Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione sognante.Motivo conduttore delle tele in mostra è il paesaggio su sfondo rosso, a simboleggiare l’urlo dell’artista contro il surriscaldamento globale del pianeta Terra e i preoccupanti e sempre più accelerati cambiamenti climatici.

[vc_single_image image=”26679″ img_size=”full”]

Dalla stessa categoria